lunedì 2 febbraio 2015

Educazione bilingue: tra confusione e opportunitá

 
Oggi, trovandomi per vacanza ad Amburgo, in Germania, ho avuto l'opportunitá di trascorrere la giornata in un asilo bilingue della cittá, affiancando le educatrici e potendo cosí osservare in prima persona l'offerta educativa da esso proposta.
Il numero di italiani che si stanno spostando ad Amburgo é cresciuto e continua a crescere negli ultimi anni, e di conseguenza sono sempre di piú le strutture che iniziano ad presentare offerte educative di tipo bilingue. Naturalmente questo non é solo il caso della Germania.
A partire Dagli anni Settanta del '900 i flussi migratori hanno subito profonde variazioni e sempre piú persone abbandonano il proprio Paese d'origine in Vista di nuove opportunitá. In tutto questo sono sempre di piú i Bambini, siano essi migranti, figli di coppie miste o adottati,. che si trovano a Dover crescere immersi in un Ambiente interculturale e pluringuistico.
É proprio questa nuova realtá sociale e culturale, questo "mondo delle interdipendenze" (come viene definito dal prof. F.Susi) che rende sempre piú attuale e necessario il dibattito riguardo l'educazione bilingue.
Negli ultimi decenni sono stati condotti decine e decine di interessantissimi studi riguardo il bilinguismo e gli effetti benefici che esso presenta per lo sviluppo e la crescita dell'individuo, ma purtroppo la maggioranza di essi ha finito per rimanere discussa nel solo ambito accademico, privando la comunitá (dalle stesse famiglie bilingui agli insegnanti) della possibilitá di accedervi.
Tutto questo ha comportato lo sviluppo di farse credenze in merito, ma anche la difficoltá nel mettere in atto azioni educative davvero efficaci.
Uno dei falsi miti piú diffusi in merito al bilinguismo é quello secondo cui esso confonderebbe il Bambino, portandolo a mescolare le diverse lingue, fino ad arrivare, in sostanza, a non parlare bene nessuna di esse. In realtá le ricerche Hanno dimostrato ormai da tempo che il fenomeno noto come "enunciazione mistilingue", ovvero la commistione di piú lingue in un medesimo enunciato (esempio: "This pen is mia!") non sia da considerare un fenomeno patologico, bensí una fase assolutamente normale dello sviluppo linguistico delle persone plurilingui (i Bambini vi ricorrono, ad esempio, per sopperire ad una Lacuna nel lessico di una delle lingue).
In realtá le ultime ricerche sono arrivate a dimostrare come il bilinguismo, lungi dall'ostacolare il corretto sviluppo della mente infantile, costituisca invece una valida risorsa per garantire un Maggiore sviluppo delle capacitá cognitive del soggetto.
Oltre infatti a garantire la padronanza di piú lingue (elemento come giá detto essenziale nella moderna societá globale), esso permette uno sviluppo precoce della capacitá di lettura (poiché il Bambino bilingue sviluppa Maggiore sensibilitá per i suoni, distinguendo giá a pochi mesi sia ritmicamente che foneticamente le proprie lingue), e, Cosa molto interessante, permette lo sviluppo di una Maggiore capacitá di controllo esecutivo dell'attenzione (il Bambino bilingue riesce cioé a passare con Maggiore facilitá rispetto ad uno monolingua da un compito ad un altro quando entrambi richiedono un'attenzione selettiva, senza Farsi distrarre da elementi di disturbo). Altro elemento di gran pregio é il fatto di permettere l'accesso a due culture. Alcuni Studiosi Hanno avanzato l'ipotesi secondo cui questo potrebbe essere fonte di confusione del Bambino, al punto da compromettere il suo sviluppo identitario e da lasciarlo, per certi versi, "sospeso tra due mondi". In realtá le ricerche Hanno dimostrato che, in generale, soggetti bilingui traggono vantaggio dal fatto di avere come riferimento diversi sistemi culturali, sviluppando Maggiore rispetto e tolleranza nei confronti di ció che é Altro e sviluppando una Maggiore capacitá di "decentramento cognitivo" (cioé la capacitá di comprendere l'esistenza di punti di Vista differenti dal proprio).
Insomma, l'educazione di tipo bilingue presenta notevoli vantaggi, ma é sempre bene ricordare che chi vuole praticarla deve accertarsi di metterla in atto correttamente. Non é infatti sufficiente avere die genitori che parlano lingue diverse per diventare bilingui. Infatti, anche se l'apprendimento linguistico é notoriamente un processo naturale e spontaneo nella prima infanzia, é necessario che il Bambino sia messo nella condizione di poter effettuare un uso frequente della lingua, soprattutto in contesti sociali, anche ricorrendo a risorse di vario tipo, che siano in grado di incentivare e motivare il Bambino (giochi, Internet, Video, libri...). Questo Vale soprattutto per la lingua minoritaria, meno utilizzata nel contesto quotidiano rispetto a quella Standard.
 
 
Per chi fosse interessato é possibile far riferimento ad alcuni programmi di insegnamento bilingue particolarmente ben strutturati, quali ad esempio "Play English" che si propone di far acquisire all'allievo elevate competenze linguistiche ricorrendo ad un apprendimento che sia soprattutto concreto, centrato sull'azione (quindi particolarmente efficace soprattutto in etá prescolare), personalizzato e coinvolgente.
Si tratta naturalmente di una tematica estremamente ampia e delicata, che non puó di certo essere trattata in poche righe, perció rimando coloro che siano interessati ad avere maggiori informazioni a siti quali quello di "Bilinguismo conta", programma internazionale guidato dalla professoressa Antonella Sorace, che attraverso articoli, conferenze ed eventi si propone di sensibilizzare la comunitá sul tema del bilinguismo.
 


2 commenti:

  1. Straordinario!!! E questo dopo aver messo per una giornata il naso nella Schatzkiste!! Complimenti, posso pubblicarlo anche
    su FB??

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  2. :) e il merito è solo tuo! Certo che puoi! :)

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